Un’informazione fiscale affidabile è un’esigenza prioritaria per le imprese e i contribuenti in genere.
Le società internazionali che operano in Italia, soprattutto, si confrontano con un sistema tributario diverso da quello al quale sono abituate nel paese della casa madre: hanno bisogno di comprenderne i diversi aspetti, a volte complessi, per capire come rispettare gli adempimenti senza incorrere in sanzioni.
I liberi professionisti e le start up che si affacciano per la prima volta sul mercato, nonché le piccole e medie imprese, a loro volta hanno necessità specifiche.
Se un’informazione fiscale è fondamentale, meno chiaro è dove reperire contenuti verificati.
Quali sono le fonti autorevoli e come si leggono gli articoli su temi economici, finanziari e tributari?
Informazione fiscale: non fidarsi solo di Google
Quando abbiamo una domanda o un dubbio di qualsiasi natura, la nostra prima abitudine è cercare sul web, o meglio, chiedere a Google.
Nella maggior parte dei casi, infatti, Internet è il mezzo più veloce alla nostra portata, da pc o da smartphone, dall’ufficio, da casa, in viaggio .
La facilità delle ricerche da Internet ci fa dimenticare che, se ci affidiamo a un motore di ricerca per ottenere un’informazione, dobbiamo chiederci: in base a quali criteri ci vengono restituiti alcuni link e non altri?
Google è un ottimo motore di ricerca e comprende, tra i suoi parametri, anche l’autorevolezza della fonte.
Bisogna sapere, però, che questo non è il solo criterio che utilizza per decidere quali articoli proporre.
In breve: per una corretta informazione fiscale, i link che ci restituisce Google non sempre sono i migliori.
Controllare le fonti
Il primo consiglio per avere informazioni corrette è controllare la fonte.
Sul web tutti hanno diritto di parola, ma non tutti sono affidabili.
Un buon punto di partenza è leggere organi di stampa tradizionali, che si conoscono o che ci sono stati consigliati da specialisti, ma in ogni caso, quando approdiamo a un link consigliato da Google, dobbiamo porci alcune domande:
- di quale sito si tratta?
- è un blog o una testata giornalistica regolarmente registrata?
- c’è una sezione “chi siamo” che aiuta a capire chi sono gli autori dell’articolo?
- gli autori sono specialisti?
- è un sito di divulgazione per il grande pubblico o è destinato a professionisti?
Rispondere a queste domande ci aiuterà a capire se siamo approdati al sito giusto.
Ad esempio, se cerchiamo un’informazione fiscale per un gruppo multinazionale, un magazine di divulgazione per il consumatore non è la scelta migliore, mentre troveremo contenuti più puntuali in riviste specializzate.
Contenuti semplici e contenuti precisi
La fretta da’ cattivi consigli, soprattutto quando cerchiamo un’informazione complessa.
Sul web si trovano molti articoli brevi, post di blog o di magazine, testi brevi e scritti con un linguaggio semplice.
Si leggono e si trovano facilmente, hanno titoli che restano nella memoria, ma sintesi non è sempre sinonimo di rigore.
Per semplificare, molti post sono costretti a omettere dei particolari che invece sono importanti.
Persino i titoli di giornali illustri, quando parlano di notizie economiche o fiscali, possono essere fonte di fraintendimento.
I contenuti che si trovano estrapolando post su canali come Twitter, Linkedin o Facebook possono essere utili, ma a volte includono riferimenti che, presi fuori contesto, risultano fuorvianti.
Può succedere anche di trovare contenuti postati da persone poco competenti o molto semplicemente, testi datati, che riportano questioni oramai questioni superate dalla normativa.
Bozze di legge e testi definitivi
Anche quando leggiamo articoli da fonti autorevoli, possiamo essere indotti in errore.
I giornali tendono a pubblicare anticipazioni di progetti di legge, notizie di emendamenti, dibattiti in fieri tra le forze politiche.
Una lettura veloce può farci credere che si tratti di normative già approvate e in vigore.
Quasi sempre le anteprime pubblicate dai media specializzati si rivelano esatte, ma in ogni caso è necessario aspettare che il testo di legge sia approvato nella sua forma definitiva e che sia pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Con un po’ di metodo, è possibile contare su un’informazione fiscale verificata, magari iniziando da queste abitudini:
- non fermarsi alla lettura del titolo dell’articolo, controllare autore e fonte e leggere tutto il testo;
- salvare il link all’articolo per poterlo rileggere o per consultarsi con un esperto;
- verificare chi e come ha pubblicato quella notizia, magari confrontando altre fonti autorevoli;
- chiedere al commercialista di fiducia prima di prendere decisioni.